Francobolli di parole...
a mia figlia Veronica
per riflettere, pensare e a volte cambiare.
Cuore di donna
Ci sono donne che camminano controvento da una vita...
Ci sono donne che hanno occhi profondi e sconosciuti come oceani...
Ci sono donne che cambiano pelle per amore...
Ci sono donne che donano il loro cuore
per poi ritrovarsi a raccattarne i cocci da sole...
Ci sono donne che in silenzio fanno ballare la propria anima su una spiaggia al tramonto...
se ti fermi un istante le puoi sorprendere...
mentre lottano contro il proprio istinto...
mentre fanno passeggiare il proprio dolore a piedi nudi...
affrontando onde che ad ogni mareggiata sono sempre piu' minacciose...
Ci sono donne che chiudono gli occhi...
ascoltando una musica lenta...
che rende ancora piu' salate le loro lacrime...
Ci sono donne che con orgoglio ma con il nodo in gola...
rinunciano alla felicita'...
Ci sono donne che con i loro occhi fotografano quegli splendidi ma così fugaci attimi in cui si sentono abbracciate dall'amore...
sperando di mantenerli vivi e colorati per sempre...
se apri gli occhi un istante le puoi osservare...
mentre disseminano briciole di se stesse
lungo il percorso verso quel treno che le porterà via...
mentre urlano la loro rabbia contro vetri tremolanti di una casa diventata prigione...
mentre sorridono di disperazione a chi le vorrebbe far tornare alla vita di sempre...
Ci sono donne che non si fermano davanti a nulla...
perche' non troveranno mai la fine di quel filo...
Ci sono donne che hanno fatto un nodo per ogni loro lacrima...
sperando che arrivi qualcuno a scioglierli...
non fermare il cuore di una donna...
niente vale di più...non far piangere una donna...
ogni lacrima è un po' di lei stessa che se ne va...
non farla aspettare da sola ed impaurita e seduta sul confine della pazzia...e se la vuoi amare...fallo davvero...
con tutto te stesso...stringila e proteggila...
lotta per lei...uccidi per lei...piangi con lei...
donale il più bel raggio di sole...ogni giorno...
tieni sempre accesa quella luce nei suoi occhi...
quella luce e' speranza...è amore...è puro spirito...
è vento...è la piu' bella stella di qualsiasi notte...
Chiara de Felice
Questo e' il meraviglioso mazzo di fiori che ho ricevuto da mia figlia Veronica, per i miei primi 60 anni! Questi fiori mi hanno trasmesso tanto amore, e gioia. E' stata per me una delle rare volte che mia iglia si e' ricordata di me e del mio compleanno! Conservo questo ricordo nel mio cuore per sempre.
Nei tuoi ricordi
Quando scaverai nei tuoi ricordi
pensando di sfiorare la mia luce
sfiorerai la nostra luce d'amore,
il sole scalderà i tuoi ricordi
...per ascoltare nel vento la mia voce.
Quando tu penserai nei tuoi ricordi
di sentire la mia mano che accarezza
i tuoi capelli al vento, una lacrima scenderà
a solcare quel tuo viso di luce
allora sì... ci sarà la mia mano
ad asciugare il tuo viso di luce
da una lacrima di diamante...
scritto dall'eco delle mie parole
per leggere nel tuo cuore...il mio amore.
Quando i ricordi delle mie mani
Quando i ricordi della mia voce
Quando i ricordi del mio abbraccio
si affievoliranno, penserai di aver fermato il vento
allora... sì allora ti accorgerai che un pensiero...
sorge dal tuo cuore come il sole di ogni di'...
che non potrai mai cancellare, non scordare, nè mai
morirà...
il mio pensiero d'amore inciso dentro di te...
C'e' una piccola luce dentro me
che non si puo' ne' rubare ne' donare,
ma si puo' soltanto conquistare;
non si nota ma e' visibile soltanto
agli occhi di chi riesce ad illuminarla.
Eccola ora risplende su di Te:
e' la luce del mio cuore....
ti voglio bene
Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive. Quelle come me donano l’Anima, perchè un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto. Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi, pur correndo il rischio di cadere a loro volta. Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro. Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando lo trovano, tentano di insegnarlo a chi sta sopravvivendo. Quelle come me quando amano, amano per sempre, e quando smettono d’amare è solo perchè piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita. Quelle come me inseguono un sogno quello di essere amate per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero. Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai sono caduti nel dimenticatoio dell’anima. Quelle come me vorrebbero cambiare, ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo. Quelle come me urlano in silenzio, perchè la loro voce non si confonda con le lacrime. Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore, perchè sai che ti lasceranno andare senza chiederti nulla. Quelle come me, amano troppo, pur sapendo che, in cambio, non riceveranno altro che briciole. Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso, purtroppo, fondano la loro esistenza. Quelle come me passano inosservate, ma sono le uniche che ti ameranno davvero. Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita, rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti e che tu non hai voluto…
Alda Merini
“Sull’amore”
“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.”
Hermann Hesse
“Io e te”: una poesia di Rabindranath Tagore
Il tempo in cui Tu eri te stesso, solo,
non potevi conoscere
neppure te stesso.
In quel tempo non stavi in alcun luogo,
né aspettavi alcuno:
l’aria in pianto senza legami
non spirava
da questa all’altra sponda.
Io venni: il tuo sonno ebbe fine
si diffuse nello spazio
la gioia della luce.
Mi hai fatto nascere di fiore in fiore
proiettandomi nel lusso delle forme.
Mi hai gettato di stella in stella
ricevendomi poi in seno.
Mi hai scosso nella morte
e mi hai ripreso
rinnovato.
Io venni, il tuo cuore ha palpitato:
io venni, arrivò il tuo dolore:
io venni, arrivò la tua gioia ardente,
come primavera irrequieta
portatrice di vita, di morte e di tempesta.
Io venni, perciò Tu sei venuto:
fisso nel mio volto
al mio tocco
toccasti te stesso.
Nei miei occhi non c’è vergogna,
nel mio petto paura,
un velo di timidezza
copre ancora il mio volto:
dagli occhi verso lacrime
perché non Ti posso vedere.
Eppure io so, mio Signore,
hai un desiderio infinito di vedermi:
altrimenti gli astri e le stelle
non avrebbero ragione di essere.
Ci sono due parole “scusa” e “grazie”, che sembrano sparite dal vocabolario dei giovani e meno giovani ma soprattutto dall’abc del cuore. Di tutti. Sono, da sempre, le parole del perdono, e della gratitudine, della riconoscenza, o meglio del riconoscimento di aver ricevuto qualcosa da qualcuno, magari fin dalla nascita: dai genitori, dai nonni, dalla tata e poi crescendo, dall’amico, dall’innamorato-a, dal collega, dal sacerdote.Una volta i genitori cercavano di insegnarle ai loro piccoli insieme all’amore, come un’altra faccia dell’amore o, semplicemente, come espressione di educazione, di una cultura della reciprocità e dell’altro come me.Oggi…tutti hanno diritti e, fin dalla culla, tutto è dovuto. Sempre. Specie dai giovani, dai figli, proprio in quanto figli che “non hanno chiesto loro di venire al mondo” per cui anche il dono della vita diventa spesso una colpa dei genitori da dover scontare. Per sempre.…Quante bocche serrate o insulti piuttosto che chiedere scusa. Quanti “scusa” e “grazie” non si sono mai pronunciati. Quanti silenzi offesi ed offensivi hanno creato muri tra le persone, fra i popoli, le nazioni e provocato perfino eccidi, distruzioni. Si è perso il senso elevato di queste parole che sono un gesto di pace e di riscatto, un tendere la mano, chiedere comprensione, e rafforzare legami, amicizie.Di quanti “scusa” e “grazie” mai pronunciati si sono nutrite le separazioni, i divorzi, le fughe e forse, peggio ancora, certe vendette e raptus? La forza delle parole mai dette, è talvolta più dirompente di quelle urlate perchè il silenzio scava sotterranei, inguaribili solchi di incomprensioni.
Ricordo il motto scout di Baden Powell sulla gratitudine: ” Un dono non ti appartiene veramente finchè non hai ringraziato”.
Imparerai
Dopo un po’ impari la sottile differenza
tra tenere una mano e incatenare un’anima.
E impari che l’amore non è appoggiarsi a qualcuno
e la compagnia non è sicurezza.
E inizi a imparare che i baci non sono contratti
e i doni non sono promesse.
E incominci ad accettare le tue sconfitte a testa alta
e con gli occhi aperti con la grazia di un adulto
non con il dolore di un bambino.
Ed impari a costruire tutte le strade oggi
perché il terreno di domani
è troppo incerto per fare piani.
Dopo un po’ impari che il sole scotta, se ne prendi troppo.
Perciò pianti il tuo giardino e decori la tua anima,
invece di aspettare che qualcuno ti porti i fiori.
E impari che puoi davvero sopportare,
che sei davvero forte, e che vali davvero.
E impari e impari e impari. Con ogni addio impari.
Veronica Shofstall
Un ricordo dello scrittore Gabriel Garcia Marquez
con le sue bellissime ed eterne parole......
La vita non è quella che si è vissuta,
ma quella che si ricorda.
E come la si ricorda, per raccontarla.
Ricordare e' facile per chi ha memoria.
Dimenticare e' difficile per chi ha cuore.
Un ricordo dello scrittore Tiziano Terzani
con le sue celebri frasi
La vera conoscenza non viene dai libri, neppure da quelli sacri, ma dall'esperienza. Il miglior modo per capire la realtà è attraverso i sentimenti, l'intuizione, non attraverso l'intelletto. L'intelletto è limitato.
"Finirai per trovarla la Via........
se prima hai il coraggio di perderti"
"Solo se riusciremo a guadare l'universo come un tutt'uno in cui ogni parte riflette la totalità e in cui la grande bellezza sta nella diversità cominceremo a capire chi siamo e dove stiamo"
"In India si dice che l'ora più bella è quella dell'alba, quando la notte aleggia ancora nell'aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce non è ancora netta e per qualche momento l'uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa."
Tiziano Terzani " Un altro giro di giostra. Viaggio nel male e nel bene del nostro tempo"
Tutti i libri di Tiziano Terzani che ho letto, mi hanno donato tutto questo, tanta compagnia tanto sapere...sempre grata!
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono, quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.
Tiziano Terzani
I migliori compagni di viaggio sono i libri: parlano quando si ha bisogno, tacciono, quando si vuole silenzio. Fanno compagnia senza essere invadenti. Danno moltissimo senza chiedere nulla.
Tiziano Terzani
I libri.
Sono stati i miei grandi amici,
perche' non c'e' di meglio
che viaggiare con qualcuno
che ha fatto gia' la stessa strada,
che ti racconta com'era per paragonare
per sentire un odore che non c'e' piu',
o che c'e' ancora.
Sono stati i miei grandi amici,
perche' non c'e' di meglio
che viaggiare con qualcuno
che ha fatto gia' la stessa strada,
che ti racconta com'era per paragonare
per sentire un odore che non c'e' piu',
o che c'e' ancora.