Francobolli di ricordi
una storia vera
I ricordi sono la nostra fortuna: in loro c'è tutta la bellezza del mondo.
Gennaio 2023
I panni sporchi non sempre si lavano in casa.
L'arresto del Boss di Castelvetrano che non oso nominare il suo nome, mi ha fatto riemergere ricordi, luoghi, persone.
Nel lontano ottobre del 1975 con mia figlia Veronica di 5 anni, presi l'aereo all'aereoporto di Tessera Venezia, per Trapani e andai a Salemi, un paesino dell'entroterra siciliana. Fui accolta con molto affetto da Don Calogero, suo fratello Marino e la sua cara mamma. Mentre mi trovavo lì, Don Calogero mi portò a visitare i più bei luoghi della bella Sicilia. Non ho foto come ricordo, ma ha pensato la tv a farmi rivedere tristemente quei luoghi. Ho potuto visitare Castelvetrano, un grande paese dove non si passava inosservati. Masara del Vallo con il suo caratteristico porto di peschereggi. Il piccolo paese di Partanna, molto caratteristica e Santa Ninfa. Mi fece molta impressione le tante macerie che vedevo ammucchiate un po' dappertutto a causa del terremoto del Belice nel 68. Di Selinunte mi rimase impressa la magnificenza dei suoi Templi. Passeggiai tra le rovine in totale contemplazione ascoltando il rumore delle onde del mare a due passi dalla spiaggia . Mentre Don Calogero teneva per mano Veronica, passeggiai da sola fino al mare . Ricordo come fosse ieri la spiaggia chiara e scura come macchia di leopardo. C'era molto vento e sentivo le onde del mare borbottare così forte come se volesse zittire il vento. Di Erice mi fece emozionare l'interno di una chiesa antica e ricca di mistero. Le sue vie di ciottoli e tanti scalini. Il panorama da lassù era davvero magnifico. La città di Palermo vista dall'alto mi sembrava abbracciare la baia. Trapani con le sue saline e un lungomare che non finisce mai. Di Salemi, mi viene ancora in mente le tante macerie. La chiesa parrocchiale distrutta. La messa che veniva celebrata in una stanza di fortuna sotto la cucina di Don Calogero. Una pasticceria che faceva dei cannoli buonissimi e dei dolci di che piacevano tanto a mia figlia Veronica... Splendido il paese di Salemi adagiato su una collina con il suo Castello Normanno, i suoi sali scendi di vicoli. La sua gente per bene. Non tutte le persone che ho conosciuto in quegli anni, hanno vissuto una vita esemplare... solo in apparenza. Incontravi per strada persone che ti guardavano, si interrogavano e si chiedevano che ci facevi in quel sperduto paesello. Ricordo la Salemi di persone che ho conosciuto e che non posso mai dimenticare, come i Rubino, i Surdo, i Sirchia, gli Augusta. Persone che nel bene nel male hanno pecorso un tratto di strada con me, seppur breve. Mi sono sempre chiesta come a volte il destino ti riserva delle sorprese e non ti dà delle risposte a delle domande che ti poni da una vita. Perche', perche' proprio a me!? Senza che tu faccia nulla per ottenerle te le fa tristemente ricordare. In questi giorni rivivere tutto questo con gli occhi e con l'anima e' davvero pesante pe me.
Questa mia riflessione pubblica la devo a mia figlia Veronica e a me stessa se non per il semplice riscatto morale.
Maria Cristina
Solighetto 20-06-2022
La mamma...
dedico a lei questo mio pensiero ovunque sia...
Che sia tra persone care o in mezzo a migliaia di sconosciuti, una parte del mio cuore prova sempre una strana solitudine e rimpianto...
Nella gioia e nel dolore avverto sempre quel tassello mancante...
Un vuoto che rende tutto incompleto e che mai piu' potra' essere colmato.
Con il tempo imparero' a conviverci ma...
Mi sei sempre mancata!
Anche se non ci sei mai stata per me, sia da piccola che da grande, mi manchi da morire!
Mi manca averti potuto dare l'ultimo saluto.
Non mi e' stato possibile farlo...non lo sapevo.
Te ne sei andata per sempre il 18 novembre 2021 e l'ho saputo solo ora, per caso. Che tristezza!
Sei, sei anche se non ci sei piu'...la mia mamma.
Maria Cristina
Solighetto 18-11-2022
A mia madre.
Oggi 18 novembre, te ne sei andata per sempre, un anno fa. Non ricordo il tuo viso. Troppi anni sono passati dall'ultima volta che ti vidi. Non ho nessuna tua foto. Nemmeno l'ultimo saluto non ho potuto darti. Non lo sapevo. Ma grazie per quella che mi hai fatto diventare. Una persona speciale, grazie ai miei pregi e difetti che mi hanno resa per quella che sono ora. Della mia famiglia, è rimasta una sorella di nome Dolores, che non mi ha mai considerata tale. Mi viene in mente una frase di tantissimi anni fa, disse in mia presenza ad una persona a me cara: " che per lei non è così importante avere una sorella". Mi è bastato capire con questa sua frase quanta considerazione e malvagità ha nell'animo. Vive "tranquillamente" nella sua bella casa a San Martino di Colle Umberto.
Maria Cristina
Non odio, ma nemmeno dimentico. Archivio e affido il conto alla vita!
Pubblico questa riflessione di M. J. Lermontov, che mi rappresenta totalmente e ne vado fiera.
"Sì, questa è stata la mia sorte fin dalla mia prima infanzia! Tutti leggevano sul mio viso i segni di brutte qualità che non avevo; ma le supponevano, e coì sono nate. Ero riservato; mi rimproveravano di essere malizioso; così sono diventato chiuso. Sentivo profondamente il bene e il male; nessuno mi coccolava, tutti mi offendevano: così sono diventato permaloso; ero cupo mentre gli altri bambini erano allegri e chiacchieroni; io mi sentivo superiore a loro, e loro mi consideravano inferiore. Sono diventato invidioso. Ero pronto ad amare tutto il mondo, ma nessuno mi ha capito: allora ho imparato a odiare. La mia giovinezza incolore è trascorsa nella lotta contro me stesso e il mondo; i miei sentimenti migliori, per timore di venire deriso, li ho sepolti nel profondo del cuore: e lì sono morti. Dicevo la verità, ma non mi credevano: ho cominciato a ingannare; dopo avere conosciuto bene il mondo e le molle della società mi sono fatto esperto dell'arte di vivere e ho visto che gli altri erano felici senz'arte, godevano gratis di quei vantaggi che io cercavo di ottenere così instancabilmente. Allora nel mio petto è nata la disperazione: non quella disperazione che si cura con un colpo di pistola, ma una disperazione fredda, impotente, nascosta dietro l'amabilità e un sorriso benevolo. Sono diventato un invalido morale: una metà della mia anima non esisteva, si era disseccata, era evaporata, era morta, io l'ho amputata e gettata via; invece l'altra reagiva e viveva al servizio di ognuno, ma questo nessuno lo ha notato, perché nessuno sapeva dell'esistenza dell'altra metà morta.»
( Un eroe del nostro tempo, M.J.Lermontov)
Natale 2022
In questi giorni, ho ricevuto "personalmente" molti auguri di Natale. Riceverli con un messaggio era davvero triste. Ho gradito molto oltre gli auguri, una proposta di una Presidente di un'altra Universita' degli adulti, di insegnare ricamo e macrame'. Nel 2001 avevo gia' fatto un corso di macrame' in questa scuola. La terza oltre a quelle due a cui ho collaborato per molti anni, oltre la scuola privata Rudolf Steiner. E' un privilegio , un onore per me e mi lusinga molto. Silenziosamente collaboravo assieme ad un'altra bravissima insegnante, in forma gratuita, gia' dal lontano 1989. Il mio sapere nel far apprendere questa bella antica arte manuale alle mie cosidette" ragazze" l'ho sempre e solo dimostrata con delle bellissime Mostre dei loro lavori a fine Anno Accademico. Ne e' passato di tempo. Ora ho deciso di fare una lunga pausa e di prendermi del tempo per me stessa e di fare un po' di ordine nella mia vita. Coltivo da sempre molti hobby che non ho mai potuto approfondire per il poco tempo a disposizione. Lo dedichero' alla lettura, la scrittura, la fotografia, le mie belle e quotidiane passeggiate in solitaria, e i viaggi. E devo pensare a riordinare la mia immensa collezione di francobolli che avevo ereditato dalla mia nonna paterna Maria, nel 1963. Ringrazio solo me stessa per quello che ho saputo fare e dare al prossimo in tutti questi anni.
Nuovo Anno nuova vita.
Maria Cristina
In questi giorni, ho ricevuto "personalmente" molti auguri di Natale. Riceverli con un messaggio era davvero triste. Ho gradito molto oltre gli auguri, una proposta di una Presidente di un'altra Universita' degli adulti, di insegnare ricamo e macrame'. Nel 2001 avevo gia' fatto un corso di macrame' in questa scuola. La terza oltre a quelle due a cui ho collaborato per molti anni, oltre la scuola privata Rudolf Steiner. E' un privilegio , un onore per me e mi lusinga molto. Silenziosamente collaboravo assieme ad un'altra bravissima insegnante, in forma gratuita, gia' dal lontano 1989. Il mio sapere nel far apprendere questa bella antica arte manuale alle mie cosidette" ragazze" l'ho sempre e solo dimostrata con delle bellissime Mostre dei loro lavori a fine Anno Accademico. Ne e' passato di tempo. Ora ho deciso di fare una lunga pausa e di prendermi del tempo per me stessa e di fare un po' di ordine nella mia vita. Coltivo da sempre molti hobby che non ho mai potuto approfondire per il poco tempo a disposizione. Lo dedichero' alla lettura, la scrittura, la fotografia, le mie belle e quotidiane passeggiate in solitaria, e i viaggi. E devo pensare a riordinare la mia immensa collezione di francobolli che avevo ereditato dalla mia nonna paterna Maria, nel 1963. Ringrazio solo me stessa per quello che ho saputo fare e dare al prossimo in tutti questi anni.
Nuovo Anno nuova vita.
Maria Cristina